Figli del grande fratello?


Ieri pomeriggio sonnecchiavo sul divano, anzi a dirla tutta mi sono proprio addormentata, probabilmente per l'effetto soporifero della tv che riesce a rilassarmi meglio di un infuso di valeriana, sonnellino riposante fino al momento in cui il sogno e il risveglio si sono mischiati assieme. Ed ecco che nel mio piacevole non pensare a nulla di razionale entra bruscamente la Serena Garritta, ex grandefratello di qualche anno fa, con la trionfale intervista della sua dieta che l'ha riportata ad avere una taglia 42, cosa che non aveva dal '54 o dall'83, non ricordo bene (giocateli entrambi nel dubbio). Ancheggiando tra la telecamera e il mio sogno, affermava con grande soddisfazione di non avere più quel fastidioso problema di fianchi grossi, pur lamentando suo malgrado un crollo anche dei piani alti (forse l'annuncio di un intervento chirurgico?) e allora mi sono chiesta: ma quando mai ha avuto i fianchi grandi questa?
Non solo non era grassa, ma assolutamente normale, ma addirittura parte da una condizione assolutamente normale. Non ha avuto figli, tanto per capirci.
Ora se il messaggio che passa in tv è questo, ovvero che avere una 44 sia disdicevole anche se nessuno lo vuole ammettere e che l'unico, il vero obiettivo della vita è entrare in una taglia 42, e che se anche si cerca di proporsi come personaggio alternativo, simpatico, magari intelligente o almeno ironico, non è altro che un fuoco di paglia per mascherare quel po' di grasso presente sui fianchi.
In un periodo in cui si parla di anoressie, di modelli sbagliati, di salute, di falsi miti, l'ultima cosa che ci voleva per turbare la già difficile vita degli adolescenti o delle donne insicure italiane era proprio la dieta della Garritta.
Ma siamo davvero figli del grande fratello? Basta davvero finire in televisione per cinque minuti, cinque giorni o qualche settimana, poco cambia nell'impressione che poi resta sulla gente, comparire e lasciare il segno per poi vivere di rendita, incassare come guest star nelle ospitate in giro, diventare le dive della discoteca i tre cammelli di Canicattì dove il grande ospite d'onore è proprio lui, il re del GF, colui che ha fatto sesso per primo nella doccia indossando un poncho e una coperta, colei che ha tirato un bicchiere al suo interlocutore, o lui, il re della parolaccia, espulso per bestemmie, o ancora non facciamoci mancare la maggiorata più maggiorata, quella che cantava vorrei essere una vacca o qualcosa di simile.
Ma siamo sicuri di avere ancora bisogno di altri grandi fratelli? Ma mandarli a lavorare e a guadagnarsi il pane come tutti gli altri no?

4 commenti:

baol70 ha detto...

tu credi che possano lavorare? sarebbe già una grossa e grassa conquista

Melina2811 ha detto...

Ti rispondo per quel che riguarda la trasmissione... io odio il Grande Fratello... non mi è mai piaciuta già dal primo anno e più il tempo passa e meno mi piace. Ciao Giadatea ed auguri di buon anno.

Anonimo ha detto...

tutta quella trasmissione è un insulto all'intelligenza. La Garritta non ha altri argomenti se non dimagrire, ma ti immagini che tristezza?

Barbara ha detto...

Beh Baol si, spero proprio che prima o poi anche loro dovranno iniziare a fare i conti con la realtà (e poi chiamano il web realtà virtuale...)
ciao Melina, grazie della visita, anche io sono insofferente al grande fratello e non solo a quello, ce ne sono fin troppi di simili.
Per Giagina, è vero è tristissimo sapere che l'unico argomento di una persona sia la sua dieta, ma trovo anche più imbarazzante che la cosa finisca in tv in quello che vorrebbe essere un contenitore di news serie...