Crollo delle visite? google e la penalizzazione dei contenuti duplicati

Google è in continua evoluzione, interpretare le sue tendenze non è sempre facile per i blogger che cercano di applicare i più disparati consigli in fatto di ottimizzazione per   ritagliarsi un po' di spazio nel web senza dover ricorrere a strategie troppo aggressive, generalmente non condivise e comunque tecnicamente troppo complicate da attuare per un blogger medio.
Google aveva annunciato la penalizzazione ai contenuti duplicati, e questo sembrava un segnale promettente considerando la brutta abitudine di molti siti e blog di copiare il materiale altrui per alimentare continue pubblicazioni a danno delle fonti, ignare di essere vittima di plagio. Di fatto l'attuazione della penalizzazione è avvenuta, come spesso accade, in  modo molto tecnico e poco mirato, di conseguenza non sono tanto i "cattivi" a pagare le conseguenze di questo crollo delle serp quanto piuttosto tanti blog e siti nuovi o gestiti da webmaster non professionisti.

Infatti nella penalizzazione dei contenuti duplicati non si mira a individuare la fonte originaria ma semplicemente il sito più accreditato e posizionato da considerare il più attendibile per mostrare il contenuto, non più duplicato visto  l'abbattimento delle "copie". Questo, di fatto, significa che se un sito ha un pr più alto del vostro ed è meglio indicizzato, google attribuirà a lui la paternità dei vostri post senza preoccuparsi di indagare troppo su chi abbia postato la notizia per primo. 
Il problema più grosso sono gli aggregatori di notizie, quelli su cui molti blogger vanno a linkare le proprie notizie per strappare qualche link e qualche visita in più e aumentare la propria popolarità, copiando poi qualche riga del testo o inserendo i propri feed per l'inserimento automatico. Questi aggregatori possono essere la morte del blog.

Non che si debba criminalizzare tutti gli aggregatori, alcuni continuano ad essere ottime fonti di condivisione (ok notizie, diggita, che permette il link e la premessa manuale) ma occorre sicuramente essere molto più selettivi e fare attenzione ai siti che acquisiscono in modo automatica i nostri feed e a quelli che effettuano trackback creando pagine specifiche per gli articoli che poi vengono indicizzate meglio dei siti originari, che google interpreta come doppioni inutili e quindi penalizza.

Personalmente sono inciampata anche io in questa trappola dei contenuti duplicati e attualmente sto cercando di recuperare un blog che, nel giro di pochi giorni, è stato soffocato da un aggregatore a cui mi ero  iscritta recentemente. Il blog era senza pagerank per via del recente passaggio a dominio e quel "gigante" di webpedia se l'è mangiato in un boccone...

Webpedia è un aggregatore che utilizza i propri spider per carpire informazioni sulla rete e poi utilizzarli per dare l'idea che ci siano recensioni e link verso migliaia di siti, link e recensioni che in realtà ancora non ci sono ma che dopo avere aperto il sito sarete invogliati a fare (chi rifiuta mai un link gratis?). E poi ti offrono la possibilità di inserire i feed per poter linkare tutti i post... un po' come wikio' ma...non è esattamente la stessa cosa, l'aggressività dei Pingback è tale da fare apparire webpedia come il sito più solido, tanto che google gli  ha attribuito la "maternità" dei miei articoli.
Attualmente ho rimosso i miei feed da webpedia, sono quindi scomparsi tutti i miei contenuti ma ci sono ancora tutte le pagine con i titoli dei miei articoli indicizzate in rete, aprendo il link si entra in una pagina praticamente vuota con un link che non conduce a da nessuna parte (abaut  blank). Come interpreterà google queste centinaia di pagine vuote? non lo so, intanto ho scritto all'admin di webpedia chiedendogli di rimuovere tutte le pagine legate ai miei blog, trattandosi di pagine senza contenuto credo che anche loro non abbiano alcun interesse a mantenerle online, il rischio di penalizzazione potrebbe riguardare anche loro (soprattutto se anche altri blogger rimuoveranno i propri feed) quindi sono ottimista nella risposta che mi daranno, in ogni caso... vi aggiornerò!
Spero che questo articolo, scritto da profana per profani, possa risultare utile a qualcuno, io ci ho impiegato 2 giorni per capire il motivo del crollo nelle serp e mi è stato molto utile il forum per webmaster di google, a cui ricorro quando non so più dove sbattere la testa...
Un grazie anche all'esperto seo merlinox a cui oggi ho intasato il box dei commenti sull'utile articolo linkato che parla di penalizzazioni e Pubsubhubbub, termine improponibile che presenta il nuovo metodo di google per pingare gli articoli e che è già incorporato in feedburner (per cui non dovete fare  niente per installarlo) ma che comunque non ci salverà, pare, dalla condanna dei contenuti duplicati presentandosi al banco del testimone per affermare che si, noi siamo stati i primi sulla rete a postare l'articolo che poi qualcuno ci ha copiato.


3 commenti:

Unknown ha detto...

molto interessante questo post
ma come fai a capire a cosa e' dovuto il calo?
SE e' dovuto ad un contenuto scarso oppure da copie duplicate, all' agregatore ecc
Io noto che a volte scrivo un "cagata" e ho un sacco di entrate, a volte scrivo cose serie e' ho il crollo
onestamente non capisco!
Non vorrei che fossi vittima di menate come dici tu in questo post, ma il problema e che non so come fare per capirlo
Ci sono degli strumenti in grado di....?
buona giornata ciao Michele poianetatempolibero

Barbara ha detto...

Ciao Michele, gli strumenti che permettono di monitorare e analizzare il traffico sono sostanzialmente quelli che google stesso ci mette a disposizione, analytics, con cui puoi analizzare nel dettaglio il tuo tipo di visitatori, gli strumenti per webmaster, con cui puoi affrontare un discorso più tecnico (sitemap, errori, link ecc..) e naturalmente anche adsense che è il primo campanello a subire le ripercussioni di un crollo.
Se tu sai che tipi di visitatori avevi e che visitatori hai riesci a capire "cosa ti sta mancando", io ho sempre puntato tutto sulle visite dei motori di ricerca (ovvero al 99% google), il tuo blog invece è molto seguito e commentato da altri blogger, forse per questo certi argomenti leggeri vengono apprezzati più di altri, magari sei considerato come un blog distensivo su cui si passa volentieri a leggere qualcosa di divertente. Per i post seri... magari le visite arrivano dai motori di ricerca

solo film ha detto...

Noi dei marines alle Serp schiacciamo la testa!