Certo la vita di Ileana Argentin non deve essere facile con queste premesse ma doversi anche giustificare della sua disabilità per difendersi dalla violenza verbale e psicologica di cui è stata vittima oggi, in parlamento, è davvero inaccettabile.
La parlamentare Ileana Argentin, esponente del PD, non può usare le mani per applaudire un intervento e lo fa il suo assistente al posto suo. Cosa c'è di strano in tutto questo? Niente, assolutamente nulla. Ma quell'applauso partito da un non parlamentare deve avere così profondamente infastidito il deputato del Pdl Osvaldo Napoli che si è alzato dal suo banco, si è avvicinato di corsa al giovane intimandogli con l'indice alzato di non permettersi di battere le mani. Quello che è seguito, poi, è anche più grave! Dalle file della lega si alza una voce, tra i cori di protesta "Falla stare zitta quella handicappata del ca**o".
Gli asterischi ovviamente li ho messi io, lui ci ha messo tutte le zeta del caso, assieme alla sua grande ignoranza, unica consolazione che colma quel buco con il cranio intorno.
L'episodio, di una gravezza inaccettabile, mi fa semplicemente ammettere che, nonostante ogni giorno mi dica che più in basso di così non si può cadere, sono sempre costretta a ricredermi...
Intanto nei verbali la frase si perde, nonostante la tecnologia, i microfoni, le testimonianze che indicano nel ben poco onorevole Massimo Polledri l'autore dell'insulto, questi fa spallucce e dichiara di avere semplicemente dato ragione a Osvaldo Napoli. Insomma, ha preferito restare a crogiolarsi nella padella che assumersi le sue responsabilità e affrontare il tuffo nella brace. Meglio sostenere l'atteggiamento minacciatorio di un collega che oramai si è fatto la stronzata pubblica che ribadire il proprio pensiero, ovvero che una donna, deputata, disabile, non deve altro che stare zitta in quanto handicappata del ca**o".
Pensare che questa gente ci governa è allucinante, credo davvero che nella storia d'Italia non si sia mai arrivati a toccare il fondo come ora, la democrazia oramai è una merce di contrattazione in mano a briganti legittimati che pur rivestiti con abiti decenti non riescono comunque a evolversi e a fingere di essere in grado di sostenere il ruolo per cui qualcuno (che vorrei vedere in faccia) li ha chiamati a rappresentarli.
La solidarietà a Ileana Argentin non basta, ci vogliono i fatti ora, non i bigliettini (che tra l'altro non può aprire) con fredde scuse formali che non possono giustificare, spiegare o tacitare un simile insulto rivolto a tutto il popolo Italiano, prima ferito con l'intimazione di non applaudire rivolta ad un "semplice" assistente che con quel battito di mani rappresentava forse la minaccia della vox populi, e poi con l'ingiustificabile insulto che non può e non deve restare una frase senza autore, un coro da stadio senza firma, l'eco di una coscienza troppo sporca per farsi avanti e ammettere, almeno, l'indegnità del proprio ruolo.
3 commenti:
che disgusto!
buona giornata
ciao Michele pianetatempolibero
Che vergogna. Non ho parole.
Ormai la gente si abitua a non accorgersi più di niente. Quel tale il giorno stesso doveva dimettersi...
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