Di questa dieta avevo letto, tempo fa, in un libro che parlava generecamente di regimi alimentari, e in seguito ho approfondito trovando un ricettario in offerta e lasciandomi tentare.Questa dieta, ideata da un cardiologo statunistense, ha una proporzione alimentare un po' differente rispetto alla dieta a zona, infatti prevede il 34% di carboidrati (contro il 40% della zona)il 43% di proteine (contro il 30 della zona)il 22% di grassi (contro il 30% della zona)Ora, dal momento che nessuno di noi (almeno io) ho la costanza di riportare queste percentuali in un pasto vero e proprio, chi volesse mai provarla dovrebbe necessariamente appoggiarsi ad un ricettario.
Le accuse che furono mosse principalmente a questa dieta (parliamo degli anni 70, quando ci fu il boom) era di essere una dieta per ricchi, prevedendo infatti tagli di carne pregiati e pesci costosi, dunque una dieta non alla portata di tutti.Io oggi credo che questo aspetto sia in secondo piano, in parte perchè quando ci si mette a dieta spesso e volentieri si acquistano alimenti dietetici o presubilmente tali che sono veramente molto costosi e la cui qualità alimentare è dubbia, in parte perchè la dieta è generalmente un regime individuale, e dunque le quantità di cibo acquistate sono "esatte", quindi se avremo bisogno di 100 grammi di filetto chiederemo al macellaio proprio 100 grammi di filetto, evitando gli sprechi di acquisti approssimativi e abbondanti. Questa è una dieta urto, una di quelle che fa perdere tanto peso e subito, lo slogan era effettivamente 10 chili in quattordici giorni, e se avrete la costanza di dedicarvici (consultate prima un medico) probabilmente ne sarete soddisfatti, perchè pare che, effettivamente, funzioni. Peròm proprio per questa sua caratteristica di dieta urto, non deve essere sostenuta per più di due settimane, in teoria dopo questo periodo si dovrebbe passare ad un regime di mantenimento. La dieta di due settimane prevede accostamenti alimentari stabiliti, insomma, se la si vuole fare non si possono sostituire gli alimenti con qualcosa di maggior gradimento, e altra proibizione che fatico a sostenere, l'insalata non deve essere condita con olio ma solo aceto o limone. Però....Si, c'è un però.
Nel ricettario che ho acquistato recentemente, e quindi di produzione decisamente successiva agli anni 70, la dieta scarsdale veniva proposta in modo meno rigido e quasi come una normalissima e accettabilissima filosofia alimentare che prevede un'educazione corretta verso un'alimentazione povera di grassi aggiunti.
I consigli che questo ricettario dava erano, in pratica, di non attenersi scrupolosamente a dosi e ingredienti ma di imparare da soli a scegliere gli alimenti buoni ed evitare quelli cattivi, preferire le cotture dietetiche a quelle dove prolificano i grassi, evitare certi alimenti e sostiuirli con altri.Insomma, messa in questi termini di lettura, in una chiave moderna e attuale, anche la scardsale è accettabilissima, perchè non faceva altro che ribadire concetti di equilibrio alimentare e piccole regole veramente utili per restare in forma. A cosa sia dovuta questa divergenza d'interpretazioni, non lo so, so che in internet con un normale motore di ricerca si può reperire la dieta che prevede la perdita di 10 kg in 14 giorni, ma è anche vero che è un ottimo specchietto delle allodole, una promessa con i fiocchi che fa aumentare i clic dei siti, soprattutto quelli che poi non si pongono l'obblgo morale di approfondire ulteriormente l'argomento.In ogni caso, restano validi tutti i consigli, per le diete rivolgetevi ad un dietologo, per le curiosità e le chiacchiere allora vado bene pure io o i clic di internet.
Se cercate delle ricette per la dieta mantenimento scardsale o altre ricette ipocaloriche, vi rimando ai blog di palatoraffinato e di mangiaresano che sapranno suggerirvi ricette gustose e a basso contenuto calorico per perdere peso mangiando di tutto. Non ci credete? andateci ora!
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