Prendi un giovane, un giovane talentuoso e determinato che ha scoperto la passione per il fioretto e si è sacrificato con costanza e impegno per portarla avanti, applicandosi, studiandola, meditandola, facendola talmente sua da diventare bravo davvero, tanto da vedere un traguardo ambiziosissimo a pochi passi dal suo fioretto: le olimpiadi di Pechino.
Un traguardo o un punto di partenza, perchè nello sport, come nella vita, anche una vittoria non è mai l'ultima, e bisogna rimettere sempre tutto in discussione, ricominciare da capo ogni volta, dare il meglio di sè in ogni frangente, senza abbassare mai la guardia, sfoderando la professionalità acquisita e trattenendo, forse solo per un attimo, le emozioni che certo sgorgano copiose. Perchè non ci si può distrarre. Bisogna sempre essere attenti.
Attenti sulla pedana. Attenti a scoccare la stoccata giusta, ad arretrare e ad avanzare in una danza composta da movimenti precisissimi, dove ogni millimetro può fare la differenza, senza abbassare mai lo sguardo, con la massima attenzione ad ogni dettaglio.
Uno sport forse diverso da quello che praticavano i suoi compagni di classe, uno sport fatto di silenzio e di concentrazione più che di folle urlanti in stadi sempre affollati.
Uno sport che si intreccia con la vita, che lega le sue regole a quelle della personalità e a quello spirito sportivo autentico che oggi tanto manca.... uno sport che ha insegnato ad Andrea ad essere corretto, a muoversi secondo le regole, a rispettarle e a pretendere che gli altri facciano lo stesso.
Andrea ha commesso un errore, però: non ha calcolato che essere attenti sulla pedana non basta, perchè poi si è quello che si è anche fuori, e le invidie, le sopraffazioni, il rancoroso senso d'inferiorità altrui possono spingersi molto oltre, e ne ha pagato un prezzo altissimo, subendo la vergogna di un sistema corrotto, attaccato da un'opinione pubblica manipolata e addirittura una condanna di presunto "disonore" .
Andrea è stato corretto sempre, ma qualcuno vicino a lui no, e ha deciso che su quel volo per Pechino Andrea Baldini non ci doveva salire, troppi gli interessi in ballo, troppe le potenze in conflitto, l'occasione è troppo allettante per farsela scappare, del resto fare qualcosa è facile, facile come fare bere un bicchiere d'acqua....
Ed ecco che nel sangue di Andrea Baldini vengono trovate tracce di un diuretico, un banale farmaco reperibile ovunque, incolore e inodore che lascia tracce nel corpo per sole 4 ore.
4 ore nel quale Andrea viene sottoposto ai soliti controlli di routine e viene fermato con l'accusa di doping.
La vicenda assume toni oscuri, chi conosce Andrea sa che per lui lo sport significa innanzitutto correttezza, ma gli interessi in ballo sono tanti e sono alti, e le sue proteste per indagare sulla vicenda si scontrano con la tempestiva quanto inopportuna dichiarazione di un Minstro che lo definisce "un disonore per l'aeronautica".
Ora, dopo l'udienza di pochi giorni fa presso il Grand Jury della Federation Internationale d’Escrime di Parigi si è disposto di i sospendere il procedimento fino alla conclusione delle indagini italiane inerenti ad un eventuale sabotaggio della sostanza ingerita dallo stesso Baldini. Chi si nutre della forza della verità non abbassa mai lo sguardo, e Andrea, per quanto abbia dovuto subire pesanti accuse e ripercussioni non ha mai smesso di pretendere chiarezza e giustizia, ne gli sono mai mancati i gesti e le attenzioni di chi ha continuato a credere in lui, nel suo lavoro svolto fino ad oggi con impegno e passione, nelle vittorie condivise e nelle sconfitte, condivise anche quelle, dalle quali ci si rialza sempre con maggior consapevolezza, e forse qualche illusione in meno...
Certo, oramai Pechino è un ricordo lontano, esattamente come l'eliminazione immediata dell'atleta che l'ha sostituito senza avere la personalità necessaria per lasciare un'impronta nella storia.
E chissà che anche lui non si sia bevuto un po' di quel latte amaro che Andrea ha dovuto scontare in Italia.
Per chi volesse saperne di più:
pagina di wikipedia
il sole 24 ore Olimpiadi, La Russa: Baldini in congedo se confermato il doping
Gazzetta it: Baldini meritava di essere con noi in Cina
Corriere dello sport it: La Russa: se colpevole, congedato.
La Repubblica: doping, Andrea Baldini positivo "mi hanno sabotato"
Un traguardo o un punto di partenza, perchè nello sport, come nella vita, anche una vittoria non è mai l'ultima, e bisogna rimettere sempre tutto in discussione, ricominciare da capo ogni volta, dare il meglio di sè in ogni frangente, senza abbassare mai la guardia, sfoderando la professionalità acquisita e trattenendo, forse solo per un attimo, le emozioni che certo sgorgano copiose. Perchè non ci si può distrarre. Bisogna sempre essere attenti.
Attenti sulla pedana. Attenti a scoccare la stoccata giusta, ad arretrare e ad avanzare in una danza composta da movimenti precisissimi, dove ogni millimetro può fare la differenza, senza abbassare mai lo sguardo, con la massima attenzione ad ogni dettaglio.
Uno sport forse diverso da quello che praticavano i suoi compagni di classe, uno sport fatto di silenzio e di concentrazione più che di folle urlanti in stadi sempre affollati.
Uno sport che si intreccia con la vita, che lega le sue regole a quelle della personalità e a quello spirito sportivo autentico che oggi tanto manca.... uno sport che ha insegnato ad Andrea ad essere corretto, a muoversi secondo le regole, a rispettarle e a pretendere che gli altri facciano lo stesso.
Andrea ha commesso un errore, però: non ha calcolato che essere attenti sulla pedana non basta, perchè poi si è quello che si è anche fuori, e le invidie, le sopraffazioni, il rancoroso senso d'inferiorità altrui possono spingersi molto oltre, e ne ha pagato un prezzo altissimo, subendo la vergogna di un sistema corrotto, attaccato da un'opinione pubblica manipolata e addirittura una condanna di presunto "disonore" .
Andrea è stato corretto sempre, ma qualcuno vicino a lui no, e ha deciso che su quel volo per Pechino Andrea Baldini non ci doveva salire, troppi gli interessi in ballo, troppe le potenze in conflitto, l'occasione è troppo allettante per farsela scappare, del resto fare qualcosa è facile, facile come fare bere un bicchiere d'acqua....
Ed ecco che nel sangue di Andrea Baldini vengono trovate tracce di un diuretico, un banale farmaco reperibile ovunque, incolore e inodore che lascia tracce nel corpo per sole 4 ore.
4 ore nel quale Andrea viene sottoposto ai soliti controlli di routine e viene fermato con l'accusa di doping.
La vicenda assume toni oscuri, chi conosce Andrea sa che per lui lo sport significa innanzitutto correttezza, ma gli interessi in ballo sono tanti e sono alti, e le sue proteste per indagare sulla vicenda si scontrano con la tempestiva quanto inopportuna dichiarazione di un Minstro che lo definisce "un disonore per l'aeronautica".
Ora, dopo l'udienza di pochi giorni fa presso il Grand Jury della Federation Internationale d’Escrime di Parigi si è disposto di i sospendere il procedimento fino alla conclusione delle indagini italiane inerenti ad un eventuale sabotaggio della sostanza ingerita dallo stesso Baldini. Chi si nutre della forza della verità non abbassa mai lo sguardo, e Andrea, per quanto abbia dovuto subire pesanti accuse e ripercussioni non ha mai smesso di pretendere chiarezza e giustizia, ne gli sono mai mancati i gesti e le attenzioni di chi ha continuato a credere in lui, nel suo lavoro svolto fino ad oggi con impegno e passione, nelle vittorie condivise e nelle sconfitte, condivise anche quelle, dalle quali ci si rialza sempre con maggior consapevolezza, e forse qualche illusione in meno...
Certo, oramai Pechino è un ricordo lontano, esattamente come l'eliminazione immediata dell'atleta che l'ha sostituito senza avere la personalità necessaria per lasciare un'impronta nella storia.
E chissà che anche lui non si sia bevuto un po' di quel latte amaro che Andrea ha dovuto scontare in Italia.
Per chi volesse saperne di più:
pagina di wikipedia
il sole 24 ore Olimpiadi, La Russa: Baldini in congedo se confermato il doping
Gazzetta it: Baldini meritava di essere con noi in Cina
Corriere dello sport it: La Russa: se colpevole, congedato.
La Repubblica: doping, Andrea Baldini positivo "mi hanno sabotato"
7 commenti:
Non conoscevo la vicenda... mi interesso poco di sport in tv. Se e' colpevole e' giusto che rientri nelle maglie della giustizia sportiva.
Spero per lui e per noi (se non si puo' neppure sperare che i giovani si identifichino e sognino queste persone rimangono come valori solo le veline e i tronisti) che sia pulito.
Ciao bella, buon we
sai quando sei scomodo a qualcuno...... ti ricordi mica di un certo marco pantani chiamato il pirata? mah sai....quando dedichi una vita...una vita e poi per qualche motivo in poche ore.....pufff tutto bruciato.....
Che shifo...spero abbia la forza di reagire
;)
Conosco la storia e non so cosa pensare. Certo sembra tutto molto sospetto ma dall'altro lato mi chiedo perchè e chi aveva interesse a fare una cosa del genere...
Una oscura vicenda oramai passata nel dimenticatoio
Ciao Giadatea bell'articolo anche se dovrei interessarmi di più dello sport...non so perchè ma sono repellente allo sport...
ma lo conosci? come fai ad essere sicura che si sia trattato di sabotaggio?
Posta un commento