Flushtracker: la mappa che vi manca!


Ieri sera curiosavo sul mio facebook e, nella marea di segnalazioni, video e link degli amici, un paio di aggiornamenti hanno attirato la mia attenzione spingendomi a cliccare sul fatidico like prima e sul condividi poi.  Il primo like è andato a una fotografia che rappresentava una serie di facce disperate sfigurate da smorfie di sofferenze atroci e rigate da lacrime indicibili… protagonisti del grande fratello e tronisti vari della nostra tv, a cui seguiva una  foto di   bambini seminudi di colore che sorridevano con coraggio alla vita…  La condivisione invece è andata a un video molto interessante che spiegava concretamente il business che si nasconde dietro all’acqua in bottiglia e al costo sociale di un bisogno indotto. Come dire, il benessere genera bisogni e degenera nell’autodistruzione del bisogno stesso, e dimenticandoci di quanto siamo fortunati a vivere in quella parte di mondo “ricca”, con tutti i problemi che possiamo avere, noi non abbiamo davvero idea di cosa significhi rinunciare a qualcosa di essenziale…
Questa sera poi, aprendo la mia e-mail, ho trovato  l’invito a scrivere un articolo sponsorizzato, è la prima volta che lo faccio in questo blog ma devo dirvi che lo faccio con piacere, sia per l’originalità dell’argomento proposto sia per il messaggio sociale che, partendo da un’inziativa commerciale promossa da Domestos, azienda produttrice di detergenti e prodotti disinfettanti per il wc, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema reale e… impellente.
L’idea è questa: partiamo da un gioco, un gioco insolito e curioso che vi permette di tracciare il percorso dello scarico del vostro wc…  un’applicazione ottenuta dalla collaborazione di google maps e www.flushtracker.com che vi mostrerà esattamente la strada che percorrono i vostri scarichi attraverso la rete fognaria della vostra città… sicuramente un punto di vista alternativo che può fare sorridere, può incuriosire ma può anche fare riflettere… 

E si perché quello che noi diamo per scontato, ossia l’avere un wc a casa e la possibilità di liberarci con un solo gesto di quanto possa contenere… non è privilegio per tutti! Il 40% della popolazione mondiale questo privilegio non ce l’ha, ma se consideriamo che l’assenza di una rete fognaria è causa diretta di malattie quali l’epatite, il colera e il tifo, e che queste malattie colpiscono prevalentemente i bambini, allora forse è facile capire che non si tratta solo di privilegi ma di diritti umani fondamentali, e allora   il contributo dell’organizzazione non governativa World Toilet Organization diventa sostanziale per sensibilizzare l’opinione pubblica  mondiale su un problema reale, raccogliendo fondi e intervenendo concretamente per promuovere la costruzione di reti fognarie e di bagni e diffondere l’educazione all’igiene anche in quei  paesi che, purtroppo, di privilegi ne hanno ben pochi…  A questo scopo è stato anche istituito il World Toilet Day (ogni 19 novembre), il giorno dedicato a riflettere su quelle esigenze  per noi forse banali e scontate  causa di sorrisini imbarazzati ma che restano occasioni importanti per riflettere e partecipare a migliorare la vita di chi è decisamente meno fortunato di noi per il semplice fatto di essere nato in un paese povero e condannato a restare tale per garantire il benessere del resto del mondo…
Ben vengano allora le iniziative di domestos e ben venga l’applicazione di Flushtracker… perché in fondo è con l’ironia che si può parlare seriamente di tutto, non credete?

5 commenti:

claudia garage ha detto...

brava barbara, le fognature meritavano una giusta rivalutazione. io ho anche visitato il museo delle fognature e dell'acqua pubblica di Utrecht :-P

Barbara ha detto...

@ Claudia
non sapevo esistesse un museo delle fogne, certo che a te non sfugge proprio niente...
baci :-)

Kylie ha detto...

Post interessante. Ci penserò di più.

Un abbraccione

Costantino ha detto...

Effettivamente,quand'ero bambino,quella comodità lì non c'era.
Un dubbio :era meglio,o peggio,allora?

jada ha detto...

Beh un'applicazione così davvero non l'avevo ancora vista