MILLE ANNI CHE STO QUI

Grottole è una cittadina della Basilicata, regione in cui sempre più spesso mi capita di soggiornare per questioni legate alla mia attività, adagiata sulla cresta di un gruppo di calanchi.
Dalla statale che costeggia il fiume Basento, Grottole appare come una spolverata di case intorno ad una cupola diroccata, ma comunque imponente.

Il motivo della mia opinione non è comunque la graziosa cittadina che merita, credetemi, una visita sia per la bellezza del luogo che per la sincera cordialità dei suoi abitanti quanto piuttosto un recente romanzo scritto da Mariolina Venezia dal titolo: mille anni che sto qui.
La Venezia è una mia coetanea di Matera che, non so per quale motivo, ha deciso di cimentarsi nella stesura di un opera di 244 pagine fitta fitta di racconti incentrati intorno alla saga di una famiglia, i Falcone, residenti a Grottole appunto.
Il romanzo inizia con ambientazione nella Grottole preunitaria in cui un piccolo possidente, tale don Francesco Falcone, secondo gli usi del tempo sposa una donna racchia ricca e deforme che deflora per dovere coniugale e violenta (ma a quell'epoca così non veniva percepito) una contadina giovinetta poco più che adolescente di nome Concetta.

Don Francesco e Concetta danno inizio al romanzo e ad una numerosa prole per 6/7 costituita da femmine e per 1/6 dall'erede maschio tanto desiderato. E' proprio alla nascita del maschio che Concetta, nel lanciare il canonico urlo della partoriente, provoca la rottura degli otri in cui don Francesco custodiva il prezioso olio prodotto delle sue terre. Nella tradizione del sud la rottura dei recipienti dell'olio non è un segno beneaugurante e, infatti, la storia della famiglia Falcone incentrata sul ruolo centrale delle donne si dipana per oltre un secolo tra alti (pochi) e bassi (tanti), tra vicende che si intrecciano con la storia d'Italia e movimenti politici e sociali.
La Venezia attraversa più di un secolo portandoci a braccetto con le donne Falcone tra il brigantaggio post-unitario, l'emigrazione verso l'America, la realtà contadina lucana, la prima guerra e l'impatto del fascismo nella società meridionale, la seconda guerra mondiale, i movimenti contadini meridionali per l'occupazione delle terre (intenso e drammatico il racconto dell'ultima notte di vita di Peppino Novello, contadino di Montescaglioso morto per mano di un agente di polizia), i movimenti pre e post sessantottini, la caduta del muro di Berlino.

Insomma, un bel romanzo slegato dallo schema canonico del personaggio protagonista e costruito in maniera sapiente e magistrale intorno alle vicende storiche più recenti che sembrano passare su Grottole e sui Falcone senza, apparentemente, scalfire la prima ma restituendoci gli altri come noi stessi e il nostro vissuto.
Un romanzo dai ritmi quasi televisivi in cui i personaggi passano, al ritmo della vita, costruendo loro stessi e il loro contesto. Mi ha coinvolto questo libro e mi ha meravigliato questa Autrice tanto che mi sono rammaricato della consistenza del volume, solo 244 pagine!!!
Alcune informazioni: il romanzo è edito da Einaudi e costa 15 euro. Mariolina Venezia vive a Roma e questo è il suo primo romanzo.
Il romanzo ha vinto il premio Campiello 2007.
Buona lettura a tutti.
Paolo

1 commento:

Anonimo ha detto...

...grazie ma è tutto merito tuo...per quanto riguarda la pubblicità proprio questo pomeriggio...presa dall'entusiasmo hihihih...mi son registrata a google adsense...è stato un errore?