L'ENERGIA DEI LINKIN PARK ORA E' PER TUTTI
Bianca la copertina del cofanetto, le figure sono ombre, stagliate su uno sfondo di mare e d'orizzonte indefinito. No, non sono i Take That. Loro sono i Linkin Park, e il cd è Minute to midnight.
Scriverò quest'opinione sui Linkin con la stessa motivazione terapeutica che mi porta ad ascoltarli, li trovo liberatori.Forse questo album è meno liberatorio rispetto al precedente collision course (avete presente la strepitosa numb/encore con Jay-Z) e in un certo senso la tentazione di definirlo più commerciale mi sfiora, ma non lo farò, il mio pensiero musicale è esclusivamente legato alle sensazioni che ne ricavo, non ho pretese alcune di salire in cattedra e sperimentare analisi critiche di cui non ho capacità.Sono profana della musica, e da ascoltatrice ignorante, ve ne parlerò.
E' sicuramente più ascoltabile (lo so, forse avrei dovuto dire orecchiabile, ma mi rifiuto categoricamente di utilizzare questo aggettivo riferito ai Linkin) però i toni sono più morbidi, le voci sono più interiorizzate, la rabbia sembra mediata dalla consapevolezza di un percorso di crescita probabilmente cercato e meditato. Iniziamo con il primo brano, Wake. Non si tratta propriamente di un brano quanto piuttosto di un'introduzione musicale all'album, una sorta di manifesto con cui i LInkin cercano di prospettare quelle che sono state le tendenze perseguite e le ambizioni perseguitate.
Dura poco, un minuto e quaranta secondi, il tempo di farsi un'idea della notivà… e subito ci troviamo travolti da Given Up. Qua riconosco i Linkin, e la manopola del volume sale in alto. Non è una musica tranquilla, è un messaggio spesso disperato, una voce strozzata dal desiderio di esprimersi in modo statico, fermo. La voglia è quella di gridare, o di associarsi al grido di Chester.Il passaggio a Leave out all the rest implica un totale cambio di presupposti. La musica è piena, calda, piacevole e accogliente, poco metal e poco punk, non sono brava con le definizioni, ma certo un brano che può piacere a molti.
Con bleed it out il ritmo diventa di nuovo più battente e le voci tornano ad essere roche, ma non lo definirei un brano pesante o solo per pochi, direi che è un brano di energia contagiosa e che spinge il corpo a cercare il movimento. Shadow of the day. Toni rock morbidi, un ritmo coinvolgente ma lento, una canzone che forse non mi sarei aspettata dai Linkin, se l'avessi ascoltata alla radio senza sapere di chi fosse difficilmente l'avrei attribuita a loro, almeno ai linkin che conoscevo. Non dico che sia sgradevole, anzi, semplicemente un brano che mi ha stupita. Ma del resto tutto il cd mi sta stupendo, e probabilmente venderà molto di più del precedente perché piacerà a molte più persone proprio per queste scelte di linguaggio meno estremiste.
What I've done. L'inizio e lento, ci si aspetta un brano di continuazione con il precedente, poi poco alla volta l'energia rockeggiante s'impossessa del brano, ma in un modo quasi malinconico, sembra una canzone rivolta al passato pur concepita con modalità e sonorità di più ampio respiro. Ascoltare questo brano mi suggerisce ricordi lontani….Hands held hight. L'attacco rap è immediatamente riconoscibile nello stile linkin, ma la canzone non esplode, come avrebbe fatto in passato, segue percorsi nuovi, una discorsività musicale quasi in cerca di un dialogo, un interlocutore attento. Questa canzone parla di guerra, e scoprendolo non posso che sottolineare che l'intimismo rap di questo brano è assolutamente introspettivo e nuovo. Non amo particolarmente il rap, e solo su questi brani sono pronta a fare un'eccezione. Veramente bello.
No more Sorrow. In questo brano l'energia metal torna a farsi sentire, non un metal sordo e inascoltabile, un metal scandito da tempi, da ritmi, da parole umane, un ottima canzone da ascoltare ad alto volume nei momenti di stress per scaricare tutte le energie negative e rinnovare un po' di grinta.Valentine's day. Una canzone così non può che parlare di una donna. Rapporti difficili, a volte dolci, poi intensi, poi forti, c'è quasi un timbro di dolcezza in certe espressioni, una malinconia di fondo accentuata dalla voce mai troppo aggressiva, neanche quando si alzano i toni e il messaggio diventa più implorante…. Forse una canzone di rimpianti più che d'amore.
In between. Anche questo è un brano completamente rivoluzionario. Bello, sicuramente bello, un brano che probabilmente piacerà a molti, una voce insinuante, ritmi rock delicati e avvolgenti, un percorso introspettivo e mai aggressivo.In pieces. Il ritmo cresce con il progredire del brano, inizialmente si pone come continuazione ideale del pezzo precedente, poi la musica diventa leggermente più veloce, ma non trasgressiva, un rock che lascia spazio a sperimentazioni e ad assoli, un brano vario e variegato.
E infine, l'ultimo pezzo. The little thing give you away. Il brano è nato per raccogliere le voci e i lamenti dei sopravvissuti dall'uragano Katerina, il rimo è morbido, il tono intimistico, un brano piacevole che pone l'accento sulla nuova musicalità dei linkin, attenta al sociale e proiettata in una dimensione più umana rispetto al passato. Nel cofanetto del cd, il libretto con i testi e con alcune informazioni che, dato il mio pigro inglese scolastico, non posso riportarvi. C'è addirittura una tessera per iscriversi al fan club ufficiale.
Un cd particolare ed estremamente particolareggiato, curato nel dettaglio, sfiorato da correnti musicali diverse ma non necessariamente contrastanti, un cd che piacerà a molte persone proprio per il distacco dai toni più metal o rap, ricco di spunti di riflessione e di impegno sociale, un cd che riporta comunque il marchio parental advisory explicit content. Il prezzo? Essendo un regalo, potrei dire che è costato meno di un gioiello e più di una bottiglia di vino.
Scriverò quest'opinione sui Linkin con la stessa motivazione terapeutica che mi porta ad ascoltarli, li trovo liberatori.Forse questo album è meno liberatorio rispetto al precedente collision course (avete presente la strepitosa numb/encore con Jay-Z) e in un certo senso la tentazione di definirlo più commerciale mi sfiora, ma non lo farò, il mio pensiero musicale è esclusivamente legato alle sensazioni che ne ricavo, non ho pretese alcune di salire in cattedra e sperimentare analisi critiche di cui non ho capacità.Sono profana della musica, e da ascoltatrice ignorante, ve ne parlerò.
E' sicuramente più ascoltabile (lo so, forse avrei dovuto dire orecchiabile, ma mi rifiuto categoricamente di utilizzare questo aggettivo riferito ai Linkin) però i toni sono più morbidi, le voci sono più interiorizzate, la rabbia sembra mediata dalla consapevolezza di un percorso di crescita probabilmente cercato e meditato. Iniziamo con il primo brano, Wake. Non si tratta propriamente di un brano quanto piuttosto di un'introduzione musicale all'album, una sorta di manifesto con cui i LInkin cercano di prospettare quelle che sono state le tendenze perseguite e le ambizioni perseguitate.
Dura poco, un minuto e quaranta secondi, il tempo di farsi un'idea della notivà… e subito ci troviamo travolti da Given Up. Qua riconosco i Linkin, e la manopola del volume sale in alto. Non è una musica tranquilla, è un messaggio spesso disperato, una voce strozzata dal desiderio di esprimersi in modo statico, fermo. La voglia è quella di gridare, o di associarsi al grido di Chester.Il passaggio a Leave out all the rest implica un totale cambio di presupposti. La musica è piena, calda, piacevole e accogliente, poco metal e poco punk, non sono brava con le definizioni, ma certo un brano che può piacere a molti.
Con bleed it out il ritmo diventa di nuovo più battente e le voci tornano ad essere roche, ma non lo definirei un brano pesante o solo per pochi, direi che è un brano di energia contagiosa e che spinge il corpo a cercare il movimento. Shadow of the day. Toni rock morbidi, un ritmo coinvolgente ma lento, una canzone che forse non mi sarei aspettata dai Linkin, se l'avessi ascoltata alla radio senza sapere di chi fosse difficilmente l'avrei attribuita a loro, almeno ai linkin che conoscevo. Non dico che sia sgradevole, anzi, semplicemente un brano che mi ha stupita. Ma del resto tutto il cd mi sta stupendo, e probabilmente venderà molto di più del precedente perché piacerà a molte più persone proprio per queste scelte di linguaggio meno estremiste.
What I've done. L'inizio e lento, ci si aspetta un brano di continuazione con il precedente, poi poco alla volta l'energia rockeggiante s'impossessa del brano, ma in un modo quasi malinconico, sembra una canzone rivolta al passato pur concepita con modalità e sonorità di più ampio respiro. Ascoltare questo brano mi suggerisce ricordi lontani….Hands held hight. L'attacco rap è immediatamente riconoscibile nello stile linkin, ma la canzone non esplode, come avrebbe fatto in passato, segue percorsi nuovi, una discorsività musicale quasi in cerca di un dialogo, un interlocutore attento. Questa canzone parla di guerra, e scoprendolo non posso che sottolineare che l'intimismo rap di questo brano è assolutamente introspettivo e nuovo. Non amo particolarmente il rap, e solo su questi brani sono pronta a fare un'eccezione. Veramente bello.
No more Sorrow. In questo brano l'energia metal torna a farsi sentire, non un metal sordo e inascoltabile, un metal scandito da tempi, da ritmi, da parole umane, un ottima canzone da ascoltare ad alto volume nei momenti di stress per scaricare tutte le energie negative e rinnovare un po' di grinta.Valentine's day. Una canzone così non può che parlare di una donna. Rapporti difficili, a volte dolci, poi intensi, poi forti, c'è quasi un timbro di dolcezza in certe espressioni, una malinconia di fondo accentuata dalla voce mai troppo aggressiva, neanche quando si alzano i toni e il messaggio diventa più implorante…. Forse una canzone di rimpianti più che d'amore.
In between. Anche questo è un brano completamente rivoluzionario. Bello, sicuramente bello, un brano che probabilmente piacerà a molti, una voce insinuante, ritmi rock delicati e avvolgenti, un percorso introspettivo e mai aggressivo.In pieces. Il ritmo cresce con il progredire del brano, inizialmente si pone come continuazione ideale del pezzo precedente, poi la musica diventa leggermente più veloce, ma non trasgressiva, un rock che lascia spazio a sperimentazioni e ad assoli, un brano vario e variegato.
E infine, l'ultimo pezzo. The little thing give you away. Il brano è nato per raccogliere le voci e i lamenti dei sopravvissuti dall'uragano Katerina, il rimo è morbido, il tono intimistico, un brano piacevole che pone l'accento sulla nuova musicalità dei linkin, attenta al sociale e proiettata in una dimensione più umana rispetto al passato. Nel cofanetto del cd, il libretto con i testi e con alcune informazioni che, dato il mio pigro inglese scolastico, non posso riportarvi. C'è addirittura una tessera per iscriversi al fan club ufficiale.
Un cd particolare ed estremamente particolareggiato, curato nel dettaglio, sfiorato da correnti musicali diverse ma non necessariamente contrastanti, un cd che piacerà a molte persone proprio per il distacco dai toni più metal o rap, ricco di spunti di riflessione e di impegno sociale, un cd che riporta comunque il marchio parental advisory explicit content. Il prezzo? Essendo un regalo, potrei dire che è costato meno di un gioiello e più di una bottiglia di vino.
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