ANCHE I CATTIVI RAGAZZI PREGANO



Ok, il nome corretto è "The ark" ma io italianizzerò e li chiamerò gli Ark, spero che nessuno di voi soffrirà di questa mia licenza, chiudo la parentesi e proseguo; gli Ark nascono nel 1991, uniti dalla volontà e dal carisma dell'allora quattordicenne eppur già leader, Ola Salo, non stupitevi del suo nome stravagante, gli Ark sono un gruppo svedese, figli di quella Svezia che ha contribuito in maniera significativa a lasciare la propria personalissima impronta musicale, fin dagli Abba , agli Europe, ai Roxette ed ai Cardigans, a cui gli ark legheranno i loro primi successi.
Ola è un personaggio particolare, questo è innegabile, sicuramente carismatico e sfiziosamente eccentrico, il volto truccato e la capigliatura spettinata, curioso come abbia assimilato dai genitori - musicisti - l'amore per la musica e una certa singolare spiritualità apocalittica, ereditata dal padre predicatore. Insomma, un contrasto di chiariscuri tra un aspetto fisico marcatamente appariscente e quella che dovrebbe essere una concettualità spirituale piuttosto impegnativa, acquisita con le letture del libro della rivelazione e che lo porta a scegliere per il suo gruppo il nome "the Ark" ossia l'arca, nell'ideale di costruire un posto sicuro dove rifugiarsi e ospitare tutte le persone che cercassero riparo e salvezza.

Oltre che da Ola (pianista, cantante e compositore principale) il gruppo si compone di Jepson (chitarrista e cantante), Leari (basso) e Martin Rosengarten (batterista che nel 2000 verrà rimpiazzato da Sylvester Schlegel, ex batterista dei Tambureens, altro gruppo svedese); poco dopo i primi timidi successi si aggiungerà anche Martin Axén , secondo bassista e violinista.
Gli esordi li vedono pellegrini nella loro terra alla ricerca di fortuna, tra trasferimenti di città e ricerche di sonorità , tra periodi di crisi e forse di demotivazione che riusciranno comunque a superare, fino al trasferimento a Malmo, nel sud della Svezia, dove i contatti con altri gruppi musicali si fanno più intensi e proficui, le feste più frequentate e i concerti iniziano ad essere un richiamo per gruppi numerosi di fans e sostenitori. Gli ark riescono infine a far conoscere la propria musica come supporters dei Kent, a loro volta supporters dei Cardigans, riuscendo finalmente a sconfinare dalla protettrice Svezia.

Gli Ark si ispirano dichiaratamente ad artisti quali David Bowie e ai Queen ma gli Ark non sono un proseguimento dei Queen, tanto nel bene quanto nel male, e meritano tutta la considerazione di un gruppo a se stante con le proprie peculiarità e le proprie similitudini, anche se in certe canzoni, Prayer for the week and in cima a tutte, la tentazione di fare paragoni diventa quasi meccanica, e non sono solo i richiami ai Queen che possono venire in mente….
E lui, Ola, trent'anni non proprio splendidamente portati sotto quel viso reso bianco da strati di cerone e quasi asessuato su cui la barba che affiora stona, lui che indossa vistosi giubbotti alati che si concedono solo agli artisti e alle drug queen d'avanspettacolo, ora portati con disinvolta arroganza e ora con nonchalance da primadonna, e sotto un petto reso meno nudo solo da una collana tanto grande da sembrare un reggiseno, certo l'immagine è molto glamour ma questo esporsi impudicamente secondo me simboleggia innanzitutto il piacere di fare musica, il gusto di voler osare, la soddisfazione di sorprendere e stupire. Il primo Ola mi piaceva molto di più, lo confesso, giovanissimo, quasi roseo, con i capelli corti e stropicciati, e quella personalità ambigua che non aveva forse ancora scelto come sbocciare, e se farlo, ma la vita è fatta di cambiamenti, ed è giusto che si affrontino e che si accettino, forse crescere è anche questo….

La rete offre molto materiale per soddisfare l'interesse sugli Ark e sul loro modo di interpretare e impersonare la musica , basterà un click su un qualunque motore di ricerca per vedere in Ola una vitalità che già si conosce, che ci appartiene, che forse condividiamo con lui, è trascinante, è coinvolgente, il suo ritmo è incalzante , prende e rapisce, viene voglia di muoversi e di ballare, non si può restare insensibili di fronte ad una verve carismatica forse più misurata e consapevole rispetto ai tempi di It Takes A Fool To Remain Sane .
Il cd contiene 11 pezzi, e inizia con la canzone da cui prende il nome: Prayer for the weekend, ossia, preghiera per il weekend

Il ritmo è incalzante, puntellato da battiti martellanti, il pezzo è trascinante, musicalmente coinvolgente, sembra quasi iniziare con uno stile ben inquadrato in un rock allegro e popolare di una ventina d'anni fa o forse più, non facciamoci del male contando gli anni, questo brano è appena uscito e strilla di attualità nulla sua veste lucida di lustrini e pailettes…..
Il testo della canzone di punta non è uno dei migliori degli Ark, non è portatore di alcun messaggio realmente significativo per la società o per l'anima che vorrebbe salvare dalla presunta fine del mondo, non si pone innanzi gli ambiziosi obiettivi di gridare al mondo "anche un gay può essere padre" puntellato da avveniristici Alleluya come accadeva un paio di anni fa con "father of a son", semplicemente asseconda ed è completamente strumentale al ritmo, che diventa il vero protagonista, e al massimo si sbilancia in una citazione baudelairiana , e questa è la traduzione della strofa:
Vieni, è tempo di pregare per il weekend, babe,
vieni, è tempo di lanciarsi verso la profonda fine, babe
spalanca le sue fauci, ansima come un segugio
allora raccoglieremo i fiori del male e gli metteremo una corona

Sembra l'inizio di una festa, c'è l'entusiasmo, c'è la voglia di divertirsi, la partecipazione collettiva, saliamo tutti sull'arca che Ola ha voluto creare per noi, questa sera, se non convincerà le nostre scettiche anime, almeno passeremo un oretta in allegria….



La seconda canzone "di punta" è" the warring kind" brano tra l'altro con cui si sono esibiti recentemente all'eurofestival piazzandosi al diciottesimo posto nonostante fossero accreditati come favoriti (ma tutto il mondo è paese….) ed è proprio guardando il filmato su internet che mi sono sconvolta nel constatare che, con questo suo nuovo look, Ola assomiglia incredibilmente a……. ma non ve lo dico, lo scoprirete da soli alla prima occhiata!

Credo però che questa canzone sia particolarmente significativa all'interno dell'album, rappresenta una sorta di manifesto di un'identità non solo sessuale, o forse assolutamente asessuata , qualcosa che ora mi è difficile identificare senza rischiare di cadere nel banale, un bisogno di affermazione di dignità, il sostegno del diritto alla diversità, l'autoproclamazione dell'io incondizionato che si percepisce soprattutto con l'orgoglio di alzare la testa e dire:
Sono solo un vecchio ragazzo sciocco con la testa in scatola
Sono solo un mortale col potenziale di superman
Ma che senso ha
Quando mi sento un impostore
Quando dico a tutti voi siate buoni per amor di Dio?

Absolutely no decorum , pollution, little dysfunk you e Thorazin Corazon hanno molto in commune tra di loro, forse nessuna di queste spicca per qualcosa in particoare, sono brani svelti, allegri, e in qualche caso vagamente psichedelici, la festa continua e gli Ark non vogliono annoiarci, ritmi che sembrano ritornelli, distensivi, poco impegnativi, l'ascolto aiuta a svagarsi e concede facili distrazioni, non sono il sottofondo ideale per le serate importanti e neanche forse per i lavori che richiedono la massima concentrazione, ma la festa continua, the show must go on!
I patologize : questo è un altro brano che richiama sonorità del passato, l'introduzione sembra in pieno stile anni sessanta, così come anche l'uso della voce, il ritmo è piacevole, la varietà degli assoli musicali di ampio respiro e si alternano ad un testo che mantiene un buon ritmo discorsivo

DEATH TO THE MARTYRS
Questa è una bella canzone, il ritmo a volte rasenta quasi un country, pur restando in stile Ark, il ritornello si ripete tra corettini in falsetto, ma l'intensità di Ola arriva a toccare corde più profonde rispetto agli altri brani, dilungandosi su strofe più sentite; non riporterò il testo perché le frasi più significative contengono un linguaggio esplicito che probabilmente non sarebbe accettato nel contesto di citazione, la canzone parla comunque di un pseudo-irrealistico contrasto con i fantasmi della religione, questi martiri che forse hanno costituito un dogma che incuteva terrore, un'interpretazione materiale più che spirituale della religione, un fardello da cui Ola decide di spogliarsi per proseguire il suo percorso di rinnovamento umano.

ALL I WANT IS YOU presenta un ritmo veloce, quasi sbarazzino, e intermezzi musicali ludici, coretti poco seri, una canzone fatta per prendersi poco sul serio, sdrammatizziamo amici, la festa continua e ci catapulta direttamente in GIMME LOVE TO GIVE, che inizia come un brano da figli dei fiori, poi l'evoluzione lentamente si modernizza ma senza mai allontanarsi troppo da questo suo aspetto di canzonetta da gruppo attorno al falò, quanto meno nel ritornello che s'insinua tra le strofe e lo riporta sulle facili sonorità di questa festa che sta arrivando alla fine, e quasi ce ne accorgiamo, magari battendo il ritmo con le mani, parlando di un amore sociale e collettivo come cura del malessere del mondo:

Dammi amore, dammi amore
Dammi amore da donare agli altri
Dammi forza per sopravvivere
quando sono stufo di questo mondo
Ed eccola. URIEL

Finalmente un lento, un bel lento, cantata con sentimento, su una musica che si presta a restare nell'ombra fino a quando la voce non cede il passo, e allora avanza esitante, senza invadere, una nota di malinconia questa canzone, un tocco di personalità, non abuso di voce, nulla di superfluo, un'essenzialità molto intima, questa è anche l'ultima canzone che chiude il cd, e probabilmente i concerti che si apprestano a portare in giro per piazze e stadi, e presumo sia stata caricata di una valenza significativa conclusiva.
Uriel, forse un amore impossibile, forse una sirena che vive nell'acqua del subconscio, forse l'incapacità umana di raggiungere l'ideale in vita, certo che i suoi "she" contengono tutta l'intensità della preghiera, tutta la commozione toccante di un uomo che, alla fine della fiera, si mette a nudo, posa lustrini e payette, s'immerge nella purezza di quello stagno pieno di ninfee e di felci e la fa sua, nell'intimo, nel profondo struggente di umana disperata rassegnazione.

Uriel. Abbiamo giocato, è stato bello, ci siamo divertiti, ci siamo presi meno sul serio di quanto non facciamo nella vita quotidiana, ora riflettiamo, concediamo un momento di respiro anche per la nostra anima, per i sentimenti, per il desiderio d'amore che ancora resta da appagare....

12 commenti:

Matteo L. ha detto...

Ciao, che ne dici di inserire il banner a favore di telethon? Ciao e grazie

sauvage27 ha detto...

Ciao...ti avevo lasciato un messaggio e sto clinz di pc mi ha fregato le parole..., ...cosa devi sapere che io non so niente...sono mtutto il giorno che provo e cancello...e il pc si sconnette...e poi mi dimentico tutto quello che poco prima avevo fatto..., ...cosa so che tu non sai che io non so di sapere?...

Anonimo ha detto...

i cattivi ragazzi pregano...quelli NON atei...:) dai, continua così, a bientot.

http://drhouse92.blogspot.com/

Shadow ha detto...

ciao ogni tnt faccio un giretto!

Anonimo ha detto...

...non sapevo che anche loro pregassero ^__^

Anonimo ha detto...

Ciao Giadatea ! Ho viasto che mi hai già inserito tra i tuoi nuovi amici col mio nick di Ciao. Il mio nome blog è Raggio di sole. Prova a vedere se mi vedi e se sto facendo bene. Io però ogni tanto vengo qui per capire qualcosa . Aiutooooooooooooooooo...Ciao Gy

Anonimo ha detto...

sempre molyo interessanti i tuoi post. ciao

Anonimo ha detto...

oggi va un pò megliom ma sono ancora tante le cose che non ho capito.... piano piano ci arriverò.....

Anonimo ha detto...

ehila tesoro, che bel blog natalizio!

Unknown ha detto...

mitooooooooo :DDDD

Frankie ha detto...

Ciao complimenti per il blog, se ti và di scambire i link questo è il mio http://spartacuslibero.blogspot.com/ .Fammi sapere ciao

Frankie ha detto...

Grazie per lo scambio, ti ho linkato e mi vado a segnare al sito che mi hai segnalato di altapopolarità ciao e ancora grazie