Buoni vacanza, convengono? ma a chi?

I buoni vacanza, questi sconosciuti.... li avete già sentiti nominare? io apprendo ora dell'esistenza di questo strumento che il Governo ha messo a disposizione delle fasce meno abbienti per permettere a tutti di concedersi una vacanza, vediamo di cosa si tratta.
Intanto basta andare sul sito appositamente allestito dal Ministero del Turismo buonivacanze.it, dove ad accogliervi troverete una sorridente e quasi marcuzziana Michela Vittoria Brambilla, ovvero il Ministro in persona, pronta a spiegarvi come il diritto alla vacanza sia previsto dalla Costituzione stessa....oddio, va beh che con l'età inizio a perdere i colpi, ma da quando la Costituzione parla di diritto di vacanza? Ma se l'ha detto il Ministro sarà vero, magari l'hanno modificata qualche giorno fa e non ne abbiamo ancora avuto notizia, oramai non mi stupisco più di nulla...
Dunque, forti della Costituzione che ci autorizza a reclamare le nostre vacanze, se siamo nelle categorie meno abbienti (se siete dipendenti e pagate le tasse non vi preoccupate, ci rientrate a pieno titolo....) possiamo chiedere allo Stato di darci un aiutino per andare in vacanza.
In pratica il richiedente deve comprare un carnet di buoni vacanza, presumo una sorta di ticket restaurant alberghiero (già ti guardano male quando mangi pranzo e tiri fuori il ticket ...) versando quindi anticipatamente, e in banca, un importo stabilito in base al reddito e otterrà dei buoni del valore superiore. La differenza la mette lo Stato.
Se nella vostra famiglia ci sono tre persone, per esempio, e il vostro reddito lordo oscilla tra i 25.000 e i 30.000 euro annui potrete avere un carnet del valore di 1.020 euro pagandolo 714.00 euro.

Poi per spenderli dovrete scegliere tra gli esercizi convenzionati con il Ministero stesso, usando il loro motore di ricerca. Simulando una prenotazione a Firenze, in hotel in centro città mi ha restituito ben 28 strutture disponibili. Ecco, ne vedo uno che conosco, seppur solo di nome in quanto sponsor del recente concorso Party Trivago, un ottimo hotel a tre stelle , il Kursaal & Ausonia, nel pieno centro di Firenze. Guardo i prezzi applicati da convenzione e prendo come riferimento una camera doppia che mi costa da un minimo di 64 euro a un massimo di 94 euro in bassa stagione, con un ulteriore sconto del 10%. Non è precisato che cosa si può avere o meno con minimo e massimo.
Poi vado su trivago, il metamotore che permette di confrontare tutti i prezzi degli hotel applicati dai diversi siti di prenotazione online, e leggo che il prezzo per una doppia è generalmente di 58 euro, QOtel offre una doppia a 66 con colazione inclusa mentre initalia e last minute mi offrono una tripla a 80 euro con colazione inclusa. Calcolanando che il terzo letto, da convenzione governativa mi costerebbe ben 33 euro, io risparmio e di molto prenotando su trivago.
Quello che ne deduco è che il Governo, con il monopolio di questi buoni vacanza, stia cercando di fare lo stesso lavoro di booking, venere, hrs e colleghi, ossia strappare delle convenzioni che si possano rivelare convenienti per entrambe le parti (altrimenti l'operazione nascerebbe come fallimentare.. ) intendendo per entrambe le parti il Governo e gli albergatori. La famiglia poco abbiente che ci guadagna? Beh, vuoi mettere la soddisfazione di dire "quest'anno facciamo le vacanze sociali...." pur avendo il sospetto che forse forse, prenotando la stessa vacanza in modo autonomo, l'avrebbe pagata uguale?


Qualche altro esempio
Palace Hotel di Roma - convenzione governativa sconto del 15% su tariffe minime di 99 e massime di 149 per una doppia standard
Miglior prezzo trovato su trivago, con easy click travel, 72 euro per una doppia standard, anzi per la precisione 71,61. E anche questo è, ovviamente, un ottimo hotel a 4 stelle della catena Best Western.
Hotel mercure delta, Roma, prezzo da convenzione governativa da un minimo di 124 a un massimo di 179 a cui applicare il 10% di sconto, tariffe su trivago 104 a doppia.



Non affrettatevi a prenotare i vostri ticket, a quanto pare sono andati tutti esauriti, ma se dopo avere pagato le bollette, l'affitto, la rata dell'auto, l'apparecchio dei denti per i bambini, le mense scolastiche (gli incentivi su quelle no?) vi resta ancora qualche soldino e il bisogno, se anche non riconosciuto dalla costituzione certamente fisiologico, di una vacanza, venite a cercarla su trivago, non sarete turisti sociali ma normali turisti, è vero, ma in fondo... non è quasi preferibile?


10 commenti:

Unknown ha detto...

piu capelli per tutti! a quando un buono governativo per il rinfoltimento pilifero dei crani devastati dalla calvizie?

suburbia ha detto...

Io proprio non li avevo neppure sentiti nominare, ma non e' che faccio testo, mi perdo tante di quelle cose.
Ero passata a leggerlo stamattina poi ho seguito qualche link e naturalmente volevo farti i complimenti per l'impegno che hai messo a documentare il tutto.
La mia opinione e'
1- i buoni vacanza sono un falso problema perche' un aiuto cosi misero al limite favorisce chi le vacanza puo' gia' permettersele.
Comunque non si sputa sopra a nessuna buona iniziativa (sempre sorvolando sulla priorita' degli aiuti disponibili)
2- questo governo non mi piaceva neppure prima.
Ciao, buona giornata

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Blog molto specifico: ti occupi di quello che in rete sembra offrire occasioni e cerchi di capire se veramente é così interessante per le informazioni ed i confronti che fai.

Un bacio
Daniele

Barbara ha detto...

ahhaha, claudia, ma la calvizie fa risparmiare acqua, non lo sapevi?

per suburbia
in effetti mi lascia molto perplessa la priorità delle iniziative, ho letto che volevano ridurre le pensioni per dare un assegno ai cosiddetti bamboccioni.... insomma dopo una vita di lavoro non solo si fatica ad arrivare a fine mese, ma ci si trova ancora un figlio a carico ultraquarantenne che non ha ancora trovato l'occasione giusta per le sue ambizioni e oltre a mantenerlo lo stato toglie i soldi d'ufficio per darli a lui...?
E magari mandarlo in vacanza?

Per Daniele
Felice di rivederti, non so ancora che taglio prende o prenderà o aveva il mio blog, ma è bello tornare ad avere voglia di scrivere, pur nelle ristrettezze del tempo che è sempre poco...

Valentina ha detto...

Mi sono sempre fatta molteplici domande, ma sai che vanno in voga le multiproprietà? L'ho scoperto da pochissimo!

Barbara ha detto...

la multiproprietà, non ne so molto, io come sai viaggio in camper, minialloggio collocabile ovunque :-) certo se con i buoni vacanze mi passassero la benzina la richiesta la farei anche io... ma ho forti dubbi in proposito...

camping Italia ha detto...

In realtà i buoni vacanze sono uno strumento collaudato in Francia e funzionano, pare. Certo, vale la pena verificare se si tratti di sconto reale anche rispetto il buon senso di tutti...

Barbara ha detto...

Credo che la Francia sia turisticamente molto più avanti di noi, a livello di campeggi per esempio sono molto attrezzati e praticano tariffe decisamente più basse delle nostre, non è in Francia che ci sono anche i campeggi comunali, con prezzi ancora più popolari? anche politicamente credo che siano decisamente più attenti alle esigenze della società, quello che mi lascia molto perplessa è il fatto che in un periodo di forte crisi come quello che stiamo vivendo lo Stato si preoccupi prima delle vacanze, spacciandolo per diritto Costituzionale, piuttosto che risolvere il problema delle casse integrazioni, della disoccupazione giovanile e dell'adeguamento dei salari e degli stipendi ai prezzi sempre crescenti del costo della vita. E' un po' come mandare aiuti al terzo mondo piuttosto che investire perchè il terzo mondo non sia più tale...Pagliativi che non aiutano a risolvere il problema, nè quello della crisi generale nè tanto meno risollevare un'offerta turistica che è in calo di conseguenza.
Per quanto riguarda la convenienza stessa di queste convenzioni, ci sono tutti gli strumenti per verificarla, io ho pubblicato i primi tre test casuali, altri ne ho fatti e ho visto che confermavano tutti lo stesso risultato.

Manuele Bianchi ha detto...

L'Italia è da sempre il paese dei furbetti! Salvo che quegli hotel non abbiano praticato una tariffa last minute o proposto un trattamento differente sarebbero da denunciare. Trovo che lo strumento sia una valida iniziativa che permette ad ogni famiglia uno sgravio non miracoloso ma pur uno sgravio: se decidi di aderire all'iniziativa e rubi sei un ladro 2 volte. Noi applichiamo in hotel uno sconto del 10% ai titolari di buoni vacanza senza alcun trucco. Chi presenta i buoni in hotel... viene salutato e trattato proprio come gli altri ospiti. Se volete propongo io un tema su cui discutere un taglio: la disoccupazione per i lavoratori "stagionali"! Buon lavoro.

Barbara ha detto...

Salve Manuele, intanto grazie per il commento. Le tariffe online sono sempre più convenienti di quelle praticate in loco, non ho ancora capito se perchè è più facile gonfiare quelle ufficiali o sgonfiare quelle competitive. Certo è che chi utilizza i buoni vacanze dovrebbe ottenere uno sconto concreto, e non la stessa tariffa di chi utilizza canali di prenotazione innovativi.